Category: Attualità

25 novembre 24 Nov
By: Claudia Silivestro 0

Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

Alla manifestazione di Roma un nastro rosso da indossare al braccio e da avvolgere alle bandiere

Il 25 novembre è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Le vicende di cronaca di questi ultimi giorni e, in particolare, il femminicidio di Giulia Cecchettin, rendono la data di sabato ancora più importante. Sul territorio nazionale sono diverse le iniziative organizzate per riflettere sulla violenza di genere: a Milano si è tenuta mercoledì scorso, il 22 novembre, la serata “Fimmine ribelli”, allo spazio Seicentro di via Savona.

Sabato 25, al mattino a partire dalle nove, al mercato di viale Papiniano, incrocio piazza Sant’Agostino, ci sarà lo stand Cgil Cisl e Uil per richiamare l’attenzione sul tema.

Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, a tutte le età

In occasione del 25 novembre anche Ferpa, Federazione europea dei pensionati e degli anziani, ha diffuso un comunicato ricordando che la violenza di genere non coinvolge solo donne e ragazze ma anche le donne di terza età. Secondo UN Women, il 34% delle donne di età pari o superiore a 60 anni ha riferito di aver subito violenza o di conoscere qualcuno che ha subito violenza dall’inizio della pandemia. La Ferpa richiede agli Stati membri europei di impegnarsi a porre fine a tutte le forme di abuso e violenza contro le donne anziane.

Il problema della violenza di genere sarà ricordato, inoltre, nella manifestazione Cisl annunciata a Roma per il 25: un nastro rosso, da indossare al braccio e da avvolgere alle bandiere è il segno scelto per non dimenticare le vittime e ribadire con forza il no alla violenza contro le donne.

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Eurostat 13 Nov
By: Claudia Silivestro 0

Eurostat, le donne più longeve nella provincia di Trento

L’aspettativa di vita nel nostro Paese è alta anche in Lombardia, per uomini e donne, mentre è la più bassa in Campania

I dati Eurostat sull’aspettativa di vita nei paesi europei confermano una spiccata differenza di genere. Le donne possono contare su una vecchiaia più lunga: nel 2021 l’aspettativa di vita per le donne, infatti, è stata di 82,9 anni, 5,7 anni in più rispetto a quella degli uomini, pari a 77,2 anni.
Anche se si è verificata un’inversione di tendenza negli anni della pandemia, in Europa la possibilità di vivere a lungo è abbastanza marcata e, per quanto riguarda l’Italia, la maggioranza delle Regioni si trova sopra la media europea per entrambi i sessi. È una buona notizia che possiamo condividere, per esempio, insieme alla Spagna – che ha il primato della più alta aspettativa di vita alla nascita per le donne, 88,2 anni – o con la Finlandia – che ha l’aspettativa di vita più alta alla nascita, 82,8 anni, per gli uomini.

Eurostat: i numeri nelle regioni italiane

A leggere i dati nel dettaglio, le differenze sono di due tipi. C’è un divario di genere, che in questo caso favorisce le donne, in tutti i paesi, e nel nostro Paese c’è un’eterogeneità di territorio che vede alcune regioni del Nord più longeve.
La Provincia di Trento ha la più alta aspettativa di vita per le donne (86,7), mentre la più bassa si trova in Campania. L’aspettativa di vita per gli uomini è la più alta nella Provincia Autonoma di Bolzano (81,8) e la più bassa in Campania (78,7).
Per fare alcuni esempi, in Lombardia le donne possono arrivare in media e 85,8 anni e gli uomini a 81,2. In Piemonte il rapporto è di 80,5 anni per gli uomini contro gli 85,1 delle donne. In Molise per gli uomini il dato è 78,8 e per le donne 84,5.

Per approfondire:

https://ec.europa.eu/eurostat/en/web/products-eurostat-news/w/ddn-20231106-1

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10 Nov
By: Claudia Silivestro 0

Povertà alimentare in Italia: l’allerta di Action Aid

Il fenomeno al Centro e al Sud ma ha preoccupanti tendenze in aumento nel Nord Ovest

La povertà alimentare in Italia è il tema del quarto rapporto nazionale, a cura di Action Aid, annunciato nell’ottobre scorso. Secondo l’indagine, realizzata in collaborazione con Secondo Welfare e fondata su dati Istat, del ministero del Lavoro e della Comunità Europea, nel nostro Paese 6 milioni di persone, cioè il 12 per cento dei residenti con almeno 16 anni di età, vivono in una condizione di povertà alimentare. Per povertà alimentare si intende l’impossibilità economica di fare un pasto completo e bilanciato, cioè con un apporto di carboidrati e proteine, almeno una volta ogni due giorni. I dati si riferiscono al 2021.

Action Aid ha analizzato anche la cosiddetta deprivazione alimentare sociale: in questo caso, il 6,5% della popolazione con oltre 15 anni di età residente in Italia, – circa a 3,3 milioni di persone – ha vissuto, nel 2021, l’impossibilità di riunirsi con amici o parenti per mangiare o bere qualcosa, almeno una volta al mese.

Povertà alimentare in Italia, le differenze regionali

La povertà alimentare in Italia vede le regioni del Centro e del Sud in svantaggio rispetto al Nord. I numeri cambiano, però, se si guarda alla deprivazione alimentare dei bambini fino a 5 anni di età: i tassi più alti si registrano nelle regioni del Nord Ovest, dove la quota è il doppio della media nazionale e arriva al 5,3%, oltre 118 mila individui.
Il rapporto introduce anche un’analisi del Fead, Fondo di aiuti europei agli indigenti. Secondo i dati del ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro, negli ultimi anni il numero dei beneficiari è cresciuto, passando da 2,1 milioni di utenti nel 2019 a quasi 3 milioni nel 2021. Gli incrementi più importanti hanno riguardato la Sicilia (+172,5 mila), la Campania (+ 98 mila), ma nel novero c’è anche la Lombardia (+155 mila).
A conferma di una situazione economica che sta cambiando, c’è la città di Milano: sul Fead registra l’aumento più consistente rispetto a tutte le altre città metropolitane d’Italia (+115 mila persone), con circa 215 mila individui beneficiari.

Per approfondire:

https://www.actionaid.it/informati/press-area/milioni-persone-soffrono-poverta-alimentare

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Gabriella Tonello 04 Ott
By: Claudia Silivestro 0

Gabriella Tonello all’evento Agevity 2023 del 3 ottobre

L’intervento nella tavola rotonda su longevità e lavoro

Gabriella Tonello ha partecipato ieri, martedì 3 ottobre, alla tavola rotonda del pomeriggio dell’evento “Agevity 2023: longevità, società, economia, futuro”, che si è tenuto a Milano, a palazzo Mezzanotte. Organizzato da Silver Economy Network e da Assolombarda, il convegno aveva come tema il nuovo scenario economico e sociale determinato dall’incremento della popolazione in età matura e anziana.

Intervistata da Emanuela Notari, esperta di longevity economy, Gabriella Tonello ha ricordato che i pensionati di oggi sono persone nate tra il 1946 e il 1964 che

“meritano tutto il nostro rispetto perché hanno contribuito a costruire il nostro Paese e a portarlo tra i maggiori Stati economicamente avanzati del pianeta (…) Arrivare alla pensione dopo aver lavorato e versato per più di 40 anni i contributi vuol dire raggiungere la libertà di decidere della propria vita (continuare a lavorare, dedicarsi alla famiglia – nipoti o genitori – viaggiare, soddisfare i propri interessi, fare volontariato). Dico in premessa che nessuno deve permettersi di violare o criticare questa libertà”.

La segretaria generale Fnp Cisl Milano Metropoli ha ricordato che l’innalzamento dell’età media della popolazione e il tema dell’invecchiamento attivo sono questioni emergenti, in tutti i Paesi più avanzati dell’Unione Europea. In un contesto lavorativo, molto si può fare per dare valore a ogni fascia di età:

“Perché non valorizzare nell’ultimo periodo del percorso lavorativo di una persona la sua esperienza per trasmetterla ai giovani inseriti nella attività? (…)

Non tutti i lavori sono uguali ed è evidente che a una certa età alcune attività diventano più gravose soprattutto fisicamente, attività che richiedono prontezza di riflessi, continua concentrazione e attenzione, lavoro notturno. Ma siamo sicuri che anche in aziende dove queste attività sono indispensabili non si possano adibire i lavoratori senior ad altre mansioni che richiedono meno energia fisica e più esperienza?

(…) Importanti margini di miglioramento potrebbero registrarsi attraverso una riforma dell’organizzazione del lavoro, oltreché delle forme di invecchiamento attivo che renderebbero più stabile e sostenibile anche il sistema pensionistico”.

Sul lavoro, Gabriella Tonello ha poi ricordato il Manifesto Cisl per un lavoro a misura della persona e la proposta di legge di iniziativa popolare per la partecipazione.

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01 Ott
By: Claudia Silivestro 0

Il primo ottobre è la Giornata internazionale delle persone anziane

L’edizione 2023 menziona il mantenimento dei diritti e il rapporto tra le generazioni

Il primo ottobre è la Giornata internazionale delle persone anziane. La ricorrenza si celebra dal 1991, dopo che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il 14 dicembre del 1990, decise di istituire la Giornata per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sui temi che coinvolgono la terza età. L’edizione 2023 della Giornata ha come titolo “Mantenere le promesse della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo per le persone anziane: un discorso intergenerazionale”. Il rispetto dei diritti dell’uomo non deve cambiare o diminuire per gli individui in età avanzata. Onu si richiama alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948, di cui, quest’anno, ricorre il 75esimo anniversario e agli obiettivi di sviluppo sostenibile previste dall’Agenda 2030.

Il dipartimento degli Affari economici e sociali delle Nazioni Unite pubblica, su web, alcuni dati sull’invecchiamento della popolazione mondiale. Europa e NordAmerica sono le aree in cui gli over 65 sono di più, ma il numero di persone anziane sta crescendo anche in altri Paesi. Nei prossimi tre decenni, si prevede che il numero di persone anziane in tutto il mondo raddoppierà, raggiungendo oltre 1,5 miliardi di persone nel 2050. In Asia orientale e sud-orientale si passerebbe da da 261 milioni nel 2019 a 573 milioni nel 2050. In Nord Africa e Asia occidentale, la stima è di una crescita da 29 milioni nel 2019 a 96 milioni nel 2050. Nell’Africa sub-sahariana, la popolazione di età pari o superiore a 65 anni potrebbe crescere da 32 milioni nel 2019 a 101 milioni nel 2050.

Per approfondire:

Giornata internazionale delle persone anziane | Nazioni Unite

Giornata internazionale delle persone anziane – Homepage | Divisione per lo sviluppo sociale inclusivo (DISD) (un.org)

https://www.epicentro.iss.it/passi-argento/dati/giornata-internazionale-anziano-2023#:~:text=%C3%88%20questo%20il%20quadro%20che,persone%20anziane%20(1%20ottobre).

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Luigi Sbarra 13 Set
By: Claudia Silivestro 0

Sbarra sulla manovra: dare delle priorità

L’intervento di Luigi Sbarra del 12 settembre in vista della prossima legge di bilancio

Per Sbarra, sulla manovra finanziaria, il problema delle risorse va risolto scegliendo delle priorità. Il segretario generale Cisl ha espresso il suo punto di vista ancora una volta ieri, martedì 12 settembre, ospite del programma “Cantiere Italia” su Rai Radio1. Le sue dichiarazioni, riportate anche dalle agenzie di stampa, in sintesi ricordano al governo che bisogna fare delle scelte, proprio e soprattutto nelle condizioni in cui le risorse sono illimitate. Le questioni più importanti:

“Per noi sono sostenere il lavoro, i redditi delle famiglie, aumentare salari e pensioni, cambiare il sistema previdenziale e tagliare le tasse (…)Se c’è un problema di risorse cominciamo a redistribuire tutto l’extragettito dell’Iva, pensiamo a come estendere un contributo di solidarietà anche alle multinazionali che in questi anni hanno registrato profitti altissimi.

Pensiamo anche ad un possibile incremento del prelievo fiscale sulle grandi rendite finanziare e immobiliari. E poi  c’è il tema aperto sull’evasione e sull’evasione che sottrae dalle casse dello Stato quasi 100 miliardi di euro l’anno. Ogni euro che viene recuperato va restituito ai lavoratori, ai pensionati, alle famiglie, che hanno sempre pagato fino all’ultimo centesimo”.

 

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08 Set
By: Claudia Silivestro 0

Fumarola sulle novità nel Codice rosso: serve una battaglia sociale e culturale

La segretaria confederale Cisl: le norme vanno nella giusta direzione, ma si può fare di più

Daniela Fumarola interviene sulle ultime modifiche decise dalla Camera dei deputati sul Codice rosso. Le norme approvate il 7 settembre vanno nella giusta direzione, dice la Fumarola in un comunicato stampa, perché

“sconfiggere ogni forma di violenza nei confronti delle donne è una battaglia che deve vederci tutti uniti”.

Il Codice rosso, la legge formulata nel 2019 per difendere le vittime di violenza di genere e maltrattamenti, ha visto le ultime modifiche dopo i casi di femminicidio dei giorni scorsi. La proposta di legge approvata alla Camera giovedì, tra l’altro, allunga i tempi per sporgere denuncia – passano da 6 a 12 mesi – e stabilisce che, entro 3 giorni dall’iscrizione della notizia di reato, il pubblico ministero deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato.

La direttiva è vista con favore dalla Cisl, ma Fumarola ha detto anche che contro la violenza di genere serve una battaglia sociale e culturale:

“Occorre soprattutto ripartire dai processi educativi, fin dalla primissima infanzia, per far rispettare la donna in tutti i contesti: sociali, lavorativi e familiari. Anche il sindacato può fare molto attraverso la contrattazione per prevenire le forme di discriminazione sessuale e tutelare la donna in ogni ambito perché spesso la violenza si annida anche nelle frustrazioni dei luoghi di lavoro, nel divario di genere sempre più presente, dove le discriminazioni, il mobbing ed il sessismo sono spesso l’anticamera di fenomeni molto gravi”.

Foto di archivio

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07 Set
By: Claudia Silivestro 0

Caro energia e aumento dei prezzi: la posizione di Adiconsum

Per l’associazione dei consumatori, è importante informare i cittadini sull’imminente avvio del mercato libero dell’energia

Caro energia e aumento dei prezzi sono tuttora un problema per i consumatori italiani. In due comunicati distinti, divulgati rispettivamente il 29 agosto e il 5 settembre, Adiconsum richiama l’attenzione su questi temi: l’inflazione, in diversi ambiti del carrello della spesa, e il termine per passare dal mercato tutelato dell’energia al mercato libero. Entro il 10 gennaio 2024, infatti, il mercato dei gestori di luce e gas sarà liberalizzato del tutto.
Le famiglie che ad oggi hanno una fornitura nel mercato tutelato dovranno cambiare contratto: Adiconsum dichiara che è necessario avviare una campagna comunicativa

“per informare i cittadini-consumatori sugli scenari previsti (prima e dopo il 10 gennaio 2024), ma anche per orientarli ad un consumo responsabile, mirato al risparmio e all’efficienza energetica”.

Adiconsum aggiunge che, se si vogliono davvero ridurre i costi delle bollette per aziende e imprese, è importante cambiare i modelli di consumo. Si possono applicare diverse strategie per il risparmio, dalla riduzione degli sprechi all’autoproduzione.

Nel comunicato del 29 agosto, Adiconsum ha invece posto i riflettori sul caroprezzi ricordando di avere già proposto un tavolo di concertazione con tutti gli stakeholder, per ragionare su tariffe, oneri e accise. Adiconsum ha chiesto anche maggiori controlli su speculazioni e aumenti non giustificati.

Per approfondire:

https://www.adiconsum.it/comunicati-stampa/prezzi-adiconsum-serve-tavolo-per-riforme-strutturali-e-mr-prezzi-nelle-province-per-combattere-speculazioni/

https://www.adiconsum.it/comunicati-stampa/energia-adiconsum-futuro-nebuloso-per-i-consumatori-serve-campagna-comunicativa-delle-associazioni-consumatori/

https://www.corriere.it/economia/consumi/23_agosto_28/bollette-passaggio-obbligato-mercato-libero-entro-2024-mancano-oltre-9-milioni-italiani-d685f94c-f636-11ed-9808-6963dbc299c4.shtml

 

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Mattarella al Meeting di Rimini 28 Ago
By: Claudia Silivestro 0

Mattarella al Meeting di Rimini: amicizia e rispetto delle diversità

Nel discorso del 25 agosto, l’invito del presidente della Repubblica a contrapporsi alla violenza e lavorare per la concordia sociale

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto, il 25 agosto, alla giornata conclusiva della 44esima edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli. Il suo discorso ha trattato diversi temi, a partire dal titolo dell’evento, “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile” e ricordando il suo intervento all’edizione del 2016. Il presidente Mattarella ha colto l’occasione per lanciare un messaggio ai giovani partecipanti al Meeting e alla comunità tutta, su alcuni argomenti di rilevanza nazionale.

Per Mattarella la riflessione sull’amicizia dà modo di pensare al rapporto tra l’individuo e la società:

“(…) L’aspirazione non può essere quella di immaginare che l’amicizia unisca soltanto coloro che si riconoscono come simili. Al contrario. Se così fosse, saremmo sulla strada della spinta alla omologazione, all’appiattimento. L’opposto del rispetto delle diversità; delle specificità proprie a ciascuna persona”.

Proseguendo a parlare di concordia sociale, Mattarella ha menzionato il fenomeno delle migrazioni, osservando che

“soltanto ingressi regolari, sostenibili, ma in numero adeguatamente ampio, sono lo strumento per stroncare il crudele traffico di esseri umani”.

Il presidente della Repubblica ha parlato anche di felicità, sempre in un senso che coinvolga l’aspetto individuale e comunitario e ha fatto riferimento alla Costituzione italiana e ai suoi principi, come fonte di ispirazione.

Leggi l’intervento integrale di Mattarella al Meeting di Rimini:

https://www.quirinale.it/elementi/94906

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Calo demografico 25 Ago
By: Claudia Silivestro 0

Previdenza e sostenibilità: un punto di partenza, non di arrivo

Luigi Sbarra interviene sulle dichiarazioni del 23 agosto del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti

Di previdenza e sostenibilità aveva parlato Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, al Meeting di Rimini il 23 agosto scorso. Se, per Giorgetti, c’è un problema di tenuta del sistema previdenziale nel futuro, legato al calo demografico e al più alto numero di persone che vanno in pensione, Luigi Sbarra, segretario generale Cisl, interviene nel merito con un’intervista al quotidiano Avvenire del 25 agosto. Sbarra dichiara che la sostenibilità sociale è il punto di partenza, non di arrivo, di un’inversione di tendenza della crisi demografica. È, inoltre, “precondizione per una nuova sostenibilità economica e finanziaria delle riforme”.

Sbarra ricorda le attuali condizioni del mercato del lavoro, il problema delle occupazioni precarie, la prospettiva di pensioni insufficienti, che certo non incoraggiano le famiglie ad avere più figli.

Le parole del ministro Giorgetti, osserva Sbarra, vanno nella giusta direzione quando richiamano la necessità di sostenere la crescita economica e di pensare ai bisogni delle famiglie di fronte al problema dell’inflazione. Il discorso del ministro dell’Economia sul rapporto tra previdenza e sostenibilità pare stridere, invece, con il percorso di dialogo che lo stesso governo ha intavolato con il sindacato sui temi della previdenza.

Leggi qui l’intervista integrale:

https://www.cisl.it/wp-content/uploads/2023/08/Avvenire-250823.pdf

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