Continuano i casi di sfratto, ai danni di famiglie in difficoltà, denunciati dal Sicet
Sulla casa Milano lascia indietro i più deboli. L’emergenza abitativa continua: è di oggi, giovedì 15 maggio, la notizia del rinvio all’11 settembre dello sfratto imposto a una famiglia con bambini piccoli in via Padova, dopo la mobilitazione del quartiere e del Sicet. Il caso è un esempio di quello che sta succedendo in città e che il Sicet denuncia da tempo. La famiglia vive da più di dieci anni in quella casa, ha utenze di luce e gas intestate, paga l’affitto. Non ha, però, un contratto regolare, perché il proprietario non lo ha stipulato, pur ricevendo i pagamenti. Sempre il proprietario ha venduto l’appartamento a una società immobiliare che ha intentato una causa per liberarlo, considerando “occupante” la famiglia. La nota del Sicet ricorda che il nucleo ha presentato la richiesta di assegnazione di un alloggio popolare e di un alloggio temporaneo, ma non è stato contattato dagli uffici del Comune.
Secondo caso: il comune di Milano perde il ricorso al Consiglio di Stato
Che il problema, a Milano, sia la carenza di alloggi per cittadini con redditi bassi e medi, i quali non possono sostenere il costo crescente delle abitazioni private; che tutto questo sia acuito dalle mancate risposte delle istituzioni pubbliche è confermato da un’altra vicenda di pochi giorni fa. Il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza del comune di Milano sul caso di una cittadina invalida, ospite da un fratello assegnatario di alloggio Aler, considerata occupante illegittima allo scadere dei termini previsti da Aler. La signora, con il supporto del Sicet, aveva presentato una domanda di alloggio transitorio al comune di Milano: domanda respinta perché, formalmente, la richiedente era stata considerata “occupante”. Dopo il ricorso al Tar e infine al Consiglio di Stato, la sentenza del più alto organo amministrativo mette finalmente la parola fine a questa vicenda, ha detto il Sicet.