Nel decreto Sicurezza il blocco stradale diventa reato

decreto Siicurezza

La Cisl ribadisce la sua contrarietà alla misura

Il decreto Sicurezza è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il giorno 11 aprile. La versione del provvedimento, che va a sostituire il disegno di legge che era stato presentato in Parlamento, presenta modifiche rispetto al primo testo e recepisce le osservazioni della presidenza della Repubblica su alcuni punti.
Il decreto è il numero 48 dell’11 aprile, la sua denominazione: “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario”.
Tra i provvedimenti annunciati nel disegno di legge e che non sono cambiati nel decreto, c’è la norma contro i blocchi stradali, che ha visto, sin dall’inizio, la contrarietà della Cisl.
La misura trasforma in illecito penale il blocco stradale, attuato mediante ostruzione con il proprio corpo, in caso di manifestazione. La sanzione amministrativa che era prima in vigore, è sostituita con la reclusione fino a un mese o la multa fino a 300 euro; la pena, inoltre, aumenta se il fatto è commesso da più persone riunite, arrivando a un periodo da sei mesi a due anni.

La Cisl ha osservato che sarebbe molto più pertinente, per contemperare il diritto a manifestare con quello alla mobilità dei cittadini, valorizzare le forme di dialogo e collaborazione tra manifestanti e forze dell’ordine, che pure esistono, in molti casi. Bisogna, inoltre tenere conto della contestualizzazione degli eventi e della natura e del grado di gravità degli atti dei manifestanti.

Per approfondire:

https://www.cisl.it/notizie/notizie-ambiente/decreto-sicurezza-una-scheda-descrittiva/