Il bonus sarebbe destinato solo ai lavoratori dipendenti
Il bonus Natale è una quota una tantum di 100 euro che potrebbero ricevere fasce di lavoratori dipendenti a basso reddito che ne faranno richiesta. La misura fa parte nel decreto Omnibus, che dovrebbe andare in Senato lunedì 30 settembre. Il segretario generale Fnp Cisl Emilio Didonè ha dichiarato ieri, 26 settembre, in una nota, la contrarietà al bonus che non prevede, nella versione che si conosce, ad oggi, nulla per i pensionati.
Eppure, ricorda Didonè, anche tra coloro che si sono ritirati dal lavoro ci sono cittadini che hanno soglie di reddito analoghe a quelle considerate per il bonus: dei circa 16 milioni di pensionati, poco più di 7,5 milioni hanno redditi fino 1.500 euro mese lordi, pari a 19.500,00 euro lordi annui. Il reddito annuo che permette di accedere al bonus Natale è di 28mila euro lordi.
La misura dimentica, dice Didonè.
che la condizione di sofferenza in cui versano milioni di persone con pensioni sempre più basse collocano loro e le loro famiglie sul limitare, o spesso, sotto la soglia di povertà; che i nonni in Italia sono un pilastro del welfare familiare, vero ammortizzatore sociale per figli e nipoti, e per tante famiglie italiane colpite dalla crisi; che 3,9 milioni di pensionati vivono in famiglie che hanno al proprio interno una persona non autosufficiente, con tutte le necessità di cura e di costi che ne conseguono. Infine, ci si dimentica che nel nostro Paese vivono milioni di famiglie di pensionati, molto spesso monoreddito, che hanno oltre al coniuge anche i figli a carico.
La Fnp Cisl chiede al governo di ripensare la misura, integrando e correggendo la norma a favore anche dei pensionati.
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