Che cosa resta dell’insegnamento di don Milani

Il 27 maggio l’anniversario dei cento anni della nascita. Mattarella: motore primo delle sue idee di giustizia e di uguaglianza era appunto la scuola

Che cosa resta dell’insegnamento di don Milani? Il 27 maggio scorso si è tenuta a Vicchio, in provincia di Firenze, la marcia di Barbiana, per ricordare i cento anni della nascita di Lorenzo Milani. Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, ha partecipato all’evento sottolineando l’attualità e l’importanza dei valori e degli ideali del priore di Barbiana.

Per Mattarella don Milani:

“Nella sua inimitabile azione di educatore – e lo possono testimoniare i suoi “ragazzi” – pensava, piuttosto, alla scuola come luogo di promozione e non di selezione sociale. Una concezione piena di modernità (…)

Don Milani aveva una acuta sensibilità circa il rapporto – che si pretendeva gerarchico – tra centri e periferie. Come uscire da una condizione di emarginazione? Come sollecitare la curiosità, propulsore di maturità? Come contribuire, da cittadini, al progresso della Repubblica? Il motore primo delle sue idee di giustizia e di uguaglianza era appunto la scuola. La scuola come leva per contrastare le povertà. Anzi, le povertà”.

L’insegnamento di don Milani, il valore della formazione

Una riflessione sull’attualità delle idee del priore di Barbiana è arrivata anche dall’evento “Il sindacato dopo Lettera a una professoressa”, che si è svolto il 26 maggio al Centro Studi Cisl di Firenze. A ripensare il ruolo di scuola e formazione, come condizioni per migliorare l’eguaglianza sociale, c’erano, tra gli altri, Onofrio Rota, segretario generale Fai Cisl, Agostino Burberi, presidente della Fondazione don Lorenzo Milani ed ex sindacalista, Giorgio Graziani, segretario confederale Cisl.
C’è un legame storico fra alcune esperienze del sindacato e l’insegnamento di don Milani, a partire da Maresco Ballini, allievo del sacerdote nella scuola di San Donato di Calenzano e attivo nella Cisl.
È stato Roberto Benaglia, della Fim Cisl, a osservare, nel convegno del 26, che ancora oggi c’è un problema di povertà educativa che ha ripercussioni sul lavoro e che il sindacato stesso e la Cisl in particolare devono farsi educatori.

Per approfondire:

http://www.conquistedellavoro.it/attualit%C3%A0/don-milani-profeta-da-riscoprire-1.3131569

https://www.quirinale.it/elementi/89768

https://www.centrostudi.cisl.it/approfondimenti/saggi-e-articoli/540-discepoli-e-testimoni-a-un-anno-dalla-scomparsa-di-maresco-ballini.html