Il 4 novembre si è tenuto il secondo incontro delle Confederazioni Cgil, Cisl e Uil e delle Federazioni dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp con la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.
Nel corso della riunione sono stati ribaditi i principali punti della piattaforma sindacale unitaria, in particolare sui temi previdenziali e del lavoro. Nel testo della legge di bilancio che a breve verrà discussa dal Senato, per quanto riguarda la previdenza, si prevede la proroga di un anno dell’Ape sociale e di opzione donna, la costituzione delle Commissioni sui lavori gravosi e sulla spesa previdenziale e assistenziale e una limitata rivalutazione delle pensioni.
Quest’ultimo tema è stato al centro della discussione. Il Governo ha previsto di riconoscere il 100% di rivalutazione alle pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo rinviando al 2022 la modifica del meccanismo di rivalutazione, rendendo operativi solo da quella data i criteri previsti dalla legge dall’accordo sottoscritto con il Governo Gentiloni.
Le Confederazioni e le Federazioni dei pensionati hanno criticato questo differimento e chiesto che la rivalutazione delle pensioni sia rafforzata sin da questa legge di bilancio. Inoltre, per le pensioni di importo contenuto, hanno chiesto che sia ampliata anche la cosiddetta “quattordicesima” e venga aperto un confronto per la revisione del paniere di riferimento per la definizione dell’indice di rivalutazione.
E’ stata inoltre ribadita l’urgenza di arrivare, con un percorso condiviso, ad una legge-quadro sulla non autosufficienza ed è stato sottolineato come le risorse previste nella legge di bilancio siano insufficienti e vadano incrementate.
La Cisl ha, tra gli altri temi, sottolineato la necessità di riconoscere meccanismi compensativi sulla pensione come l’anticipo di 12 mesi per figlio e l’eliminazione delle soglie economiche per l’accesso alla pensione con il sistema contributivo. Tra i temi caldi anche quello riguardante una soglia di garanzia per i lavoratori che rientrano interamente nel regime contributivo rischiando, a causa di un sistema lavorativo sempre meno stabile, di ritrovarsi con una pensioni da fame. Sempre per favorire i giovani, il sindacato ha chiesto il rilancio della previdenza complementare.
Le risposte della Ministra Catalfo, sottolinea il reggente nazionale della FNP Bonfanti, sono state solo in parte positive.
“Se, infatti, – specifica – abbiamo apprezzato la sua cordiale disponibilità al confronto e l’intento di aprire in tempi brevi tavoli specifici sui singoli temi: pensione di garanzia per i giovani, flessibilità in uscita, attività gravose e codici Istat, previdenza complementare, pensioni in essere; riteniamo tuttavia insufficienti le risposte sulla piena rivalutazione delle pensioni e anche piuttosto generico il riscontro sulla non autosufficienza.”
Per i motivi ricordati da Bonfanti e per riportare in modo più significativo i problemi degli anziani all’opinione pubblica, FNP SPI e UILP confermano la mobilitazione del 16 novembre, invitando i pensionati ad una larga partecipazione.