La confederazione di via Po è contraria ad ogni stravolgimento del progetto approvato dal Governo Draghi in accordo con le parti sociali
“Fondamentale e prioritaria”, così la CISL ha definito l’attuazione del decreto ministeriale 77/2022, riguardante la sanità territoriale, nel corso dell’incontro con il neo ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e l’attuazione del PNRR Gabriele Fitto. Il tema della salute, secondo il segretario confederale Ignazio Ganga:
Richiede un forte impegno da parte di tutti per ricostruire una solida stabilità strutturale del sistema sanitario, in un contesto di “effettivo” equilibrio tra la rete ospedaliera, la rete dei servizi territoriali ed emergenza – urgenza, cura e riabilitazione, e tra risposte sanitarie e sociali.
La CISL ha anche espresso una forte preoccupazione per la possibilità di un ripensamento sul DM 77 che stabilisce gli standard per l’attuazione delle Case e gli Ospedali di Comunità perché:
Si rischierebbe di non centrare gli obiettivi fissati nel PNRR nei tempi indicati mettendo a rischio l’erogazione delle risorse finanziarie. Sul DM 77 abbiamo avuto modo di esprimere condivisione, pur senza tralasciare di manifestare le nostre preoccupazioni su alcuni punti importanti senza i quali l’intero processo rischia di fallire, ed in particolare sulla delicata questione del personale.
Analoghe preoccupazioni dalla Federazione dei pensionati
Nei giorni scorsi analoghe preoccupazioni avevano espresso FNP SPI UILP in un comunicato congiunto. Conferma Gabriella Tonello, segretaria dei pensionati CISL del milanese:
La Segreteria Territoriale della FNP – -monitorerà con attenzione l’attuazione della riforma nella città metropolitana e, in accordo con la CISL, proseguirà nella realizzazione di assemblee informative degli iscritti su questi importanti provvedimenti, non tacendo sulle difficoltà di attuazione e sui problemi che rendono la sanità territoriale, soprattutto in Lombardia, ancora un obiettivo da raggiungere.