Italia, Europa, Nato e comunità internazionale devono fare il possibile per fermare questa aggressione violenta ed incivile
La Cisl sta con l’Ucraina e con la sua gente, il conflitto che si sta consumando in questi giorni è gravissimo e bisogna fare il possibile per fermarlo. Luigi Sbarra, segretario generale Cisl, nel suo intervento su Conquiste del Lavoro, del 25 febbraio, ha ribadito la condanna alla guerra Russia-Ucraina e ha confermato le ragioni della manifestazione che si è svolta a Roma sabato 26.
Per Sbarra la pace non si costruisce con le parole ma servono azioni concrete, sanzioni esemplari per indurre la Russia a cessare i combattimenti e a riprendere la strada del negoziato:
“L’Europa deve alzare la testa e farsi protagonista, insieme alla comunità internazionale, nel percorso di riappacificazione. Oggi più che mai abbiamo bisogno di una sinergia tra Stati, che sia capace di parlare con voce unica ed autorevole il linguaggio della pace, della coesione, del modello sociale, ben ancorata all’Alleanza Atlantica, ma autonoma nelle decisioni ed in grado di stabilizzare uno scenario geopolitico in fibrillazione”.
La Cisl sta con l’Ucraina. Servono azioni concrete, serve un sostegno umanitario
Per Sbarra è importante far sentire la mobilitazione del popolo del lavoro contro la guerra. Il conflitto in Ucraina sta determinando la morte inaccettabile di tanti civili e militari, ma bisogna ricordare che, tra l’altro, questa difficile situazione internazionale ha e avrà conseguenze e ricadute fortissime anche sulla nostra economia.
“La pace, la libertà e la democrazia non dovranno mai cedere il passo alla guerra, alla violenza ed al mancato rispetto per la vita umana”.
In una nota diffusa oggi, lunedì 28 febbraio, la Cisl dichiara di voler proporre a Cgil, Uil e associazioni datoriali di attivare subito una sottoscrizione a sostegno di progetti umanitari e delle famiglie di profughi.