Dopo il presidio Sicet del 24 settembre in via Esterle, per una famiglia lo sfratto è stato rinviato
È emergenza casa a Milano e soprattutto per i redditi più bassi. Martedì 24 settembre una famiglia con due minori, in via Esterle 23, nella zona Est della città, rischiava di rimanere per strada per mancato rinnovo del contratto di affitto. Dopo il presidio organizzato da Sicet Cisl, lo sfratto è stato rinviato al 31 ottobre: qualche settimana in più per risolvere una situazione che è fotografia di un problema strutturale.
La famiglia, infatti, aveva presentato richiesta di assegnazione di un alloggio popolare al comune di Milano, sia con il bando ordinario, sia con la richiesta di un alloggio Sat, (servizi abitativi transitori). La domanda è stata accettata a gennaio 2024, ma la famiglia non ha ancora avuto alcuna offerta di alloggio, perché, spiega il Sicet, gli uffici del comune di Milano dicono di non avere alloggi Sat da offrire.
Sicet ricorda che il piano dei servizi abitativi pubblici dal consiglio comunale prevede un’offerta pubblica di 240 alloggi transitori. Sarebbero un numero insufficiente, ma forse già un passo avanti, mentre in molte aree cittadine continua la valorizzazione di abitazioni con assegnazioni a canoni concordati, sottraendo decine e decine di alloggi pubblici dall’offerta a canone sociale.
I costi degli affitti privati sono diventati troppo alti per molte fasce di lavoratori a Milano, tra i redditi bassi, ma anche fra i redditi medi. Per dare un’idea della gravità della situazione, Sicet ricorda che in due anni ha presentato più di 1000 domande di emergenza per case Sat e circa 2400 domande per il bando Sap 2024 (Servizi abitativi pubblici) appena concluso.