Per il 2019, viene assegnato al Servizio sanitario nazionale lo stesso livello di risorse programmato dal precedente governo.
Solo per il 2020 e 2021 è previsto un incremento, ancora insufficiente, subordinato comunque alla firma del nuovo Patto per la Salute con le Regioni.
Un dato che non piace a Cgil, Cisl e Uil, secondo cui i numerosi annunci di finanziamenti aggiuntivi non hanno avuto riscontro.
“Anche lo stanziamento di 50 milioni di euro, per la riduzione delle liste di attesa, rischia di essere insufficiente, a fronte di mancanza di risorse aggiuntive per nuove assunzioni di personale e per rinnovo del contratto.
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