«È necessaria l’alleanza tra le generazioni. Nessuna comunità può progredire se si spezza la catena della fiducia, della trasmissione dell’esperienza, della speranza di pensare e realizzare, insieme, un futuro migliore».
Sono le parole pronunciate il 22 ottobre dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della cerimonia di consegna delle onorificenze ai Cavalieri del lavoro.
Le sue parole sono una risposta netta ai vari interventi anche recenti che da più parti tentano ancora una volta di contrapporre giovani e anziani, questi ultimi accusati di corporativismo o di voler difendere chissà quali interessi a svantaggio delle nuove generazioni.
Secondo Mattarella, dobbiamo far fronte a crescenti : «problemi inediti», di fronte ai quali occorre usare «serietà e lungimiranza», evitando «artificiose contrapposizioni giovani/anziani», scivolando in «un terreno insidioso che pone in discussione la stessa coesione sociale».
Se, in piccolo, la «preoccupazione di ogni famiglia è l’avvenire di figli e nipoti», allargando l’orizzonte occorre un «patto tra le generazioni per far crescere l’Italia e confermarla il meraviglioso Paese che abbiamo ricevuto».
Nessuna contrapposizione, insomma, ma piuttosto un “passaggio di consegne” tra generazioni nella difesa di interessi comuni e nella volontà di costruire insieme un futuro migliore.
È con questo spirito che i pensionati si apprestano a partecipare alla grande manifestazione del 16 novembre alla quale si augurano partecipino non solo anziani ma anche tanti giovani per l’affermazione di una piattaforma che unifica i padri e i figli.