La perequazione automatica, il rinnovo delle pensioni, le trattenute
La pensione di gennaio 2024 è stata pagata a partire dal 3 gennaio. Con il primo mese dell’anno si sono verificati i rinnovi di tutti i trattamenti pensionistici, previdenziali ed assistenziali, applicando l’indice di perequazione rilevato dall’Istat, in via provvisoria, nel mese di novembre. L’indice provvisorio di rivalutazione delle pensioni per il 2024 è pari al 5,4%, in base al Decreto interministeriale del 20 novembre 2023.
Attenzione: le prestazioni di accompagnamento a pensione (assegni straordinari, isopensione, indennità di espansione, APE sociale) non vengono rivalutate, poiché non hanno natura di prestazione pensionistica.
Le operazioni di rinnovo possono aver generato conguagli a credito o a debito a vario titolo relativi all’importo di pensione erogato nell’anno 2023. Questi importi sono stati riportati nel cedolino di pensione del mese di gennaio 2024 con la descrizione “Conguaglio Pensione da Rinnovo”.
Per quanto riguarda l’aumento della perequazione automatica per il 2023, il valore era già stato attribuito dal 1° gennaio 2023 in via provvisoria nella misura dello 7,3 %, ma è stato poi determinato, in via definitiva, nella misura dell’8,1 %. Il relativo conguaglio, pari allo 0,8 %, è stato già applicato sulla rata di pensione del mese di dicembre 2023.
Nel cedolino si trova, poi, il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative all’anno 2023 (IRPEF e addizionale regionale e comunale a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche.
Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, inoltre, a decorrere dal rateo di pensione di gennaio, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2023.
Per approfondire:
https://www.pensionati.cisl.it/articolo-2954/pensioni-gennaio-2024-le-novita-sul-cedolino/