È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 10 settembre 2021, la nuova Determina della Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) sull’utilizzo della dose addizionale dei medicinali «Comirnaty» (Pfizer) e «Spikevax» (Moderna).
Il provvedimento prevede la possibilità di somministrare una terza dose addizionale o di richiamo per determinate categorie:
Una dose addizionale di vaccino COVID-19, dopo almeno 28 giorni dall’ultima somministrazione, a completamento del ciclo vaccinale nei soggetti adulti e adolescenti di età superiore a 12 anni (vaccino Pfizer) o maggiori di 18 anni (vaccino Moderna) in condizione di immunosoppressione clinicamente rilevante. Rientrano nella suddetta categoria i trapiantati di organo solido e i soggetti che presentino, sulla base della valutazione clinica, un livello di immunocompromissione assimilabile.
Una dose di richiamo (booster), al fine di mantenere una efficace risposta immune al vaccino dopo il completamento del ciclo vaccinale, dopo almeno 6 mesi dall’ultima somministrazione, nei grandi anziani (over 80 anni) e nei soggetti ricoverati nelle RSA. Tale opzione può essere resa disponibile anche agli operatori sanitari, a seconda del livello di esposizione all’infezione, del rischio individuale di sviluppare forme gravi di COVID-19 e in accordo alla strategia generale della campagna vaccinale.
La campagna vaccinale avviata dal Governo sta proseguendo con l’obiettivo di arrivare a l’immunizzazione, entro fine ottobre, di circa il 90% della popolazione.
Nonostante l’affidabilità dimostrata dai vaccini nel prevenire le forme gravi della malattia, si registrano ancora oltre 3 milioni di persone over 50 non vaccinate.
“È importante proseguire la nostra campagna di sensibilizzazione sul territorio – scrive il segretario nazionale FNP Emilio Didoné – cercando di superare incertezze, ansie e paure che spesso si insinuano tra le persone attraverso anche la diffusione di molte fake news.”