723 milioni per il Welfare, ma troppo pochi per aiutare le famiglie

Via libera dalla Conferenza delle Regioni ai riparti dei fondi nazionali politiche sociali 2018 (266,7 milioni), non autosufficienze 2018 (447,2 milioni), politiche della famiglia 2018 (4,4 milioni) e delle risorse per interventi per coloro che, a causa di un provvedimento giudiziario, al compimento della maggiore età, vivano fuori dalla famiglia (5 milioni ogni anno, triennio 2018-2020).

Una giornata importante per la tenuta del welfare italiano. Con 4 distinti riparti si è dato il via libera ad un complesso di fondi che supera i 723 milioni per il 2018.

I riparti più corposi riguardano il fondo nazionale per le politiche sociali, 276 milioni di cui 266,7 quelli attribuiti alle Regioni, e il fondo per le non autosufficienze, 447,2 milioni per il 2018. Le decisioni definitive saranno ratificate con “intese” nella Conferenza Unificata.

Per quanto riguarda invece il fondo per le non – autosufficienza per il 2018 sono stanziati 462,2 milioni di euro di cui 447,2 milioni ripartiti tra le Regioni che dovranno utilizzarli prioritariamente, per non meno del 50 per cento, per interventi a favore di persone in condizione di disabilità gravissima.

Gli altri due fondi riguardano le politiche per la famiglia, 4,4 milioni, e gli interventi per i minori che, a causa di un provvedimento giudiziario, al compimento della maggiore età, vivano fuori dalla famiglia, per un totale di 5 milioni.

In merito a questi ultimi due fondi il Presidente della Conferenza delle Regioni sottolinea l’estrema esiguità delle risorse che pone l’asticella del concorso dello Stato ad una politica per le famiglie ben al di sotto di quanto ogni anno fanno Regioni ed enti locali.

Il Governo dovrebbe fare su questo tema una riflessione che diventa quanto mai urgente nel momento in cui l’ISTAT certifica l’esistenza di 5 milioni di poveri nel nostro Paese.


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