Il Reddito di Cittadinanza entra nella fase operativa. In questi giorni si sta definendo l’intesa tra Governo e Centri Fiscali che permetterà agli interessati di rivolgersi direttamente ai CAF sia per l’ISEE, sia per la domanda del Reddito di Cittadinanza (RdC).
Come si sa, non sono pochi i requisiti necessari per ottenere questo nuovo sostegno al reddito che da marzo andrà a sostituire il Reddito di Inclusione.
Innanzitutto è necessario avere un reddito individuale (indicatore ISEE) non superiore a 9360 € (6000 qualora si viva in una casa di proprietà) che va incrementato in base al numero di componenti della famiglia.
Il patrimonio immobiliare non deve superare i 30.000 € e quello mobiliare i 6000.
Un vincolo molto problematico riguarda la cittadinanza: per ottenere il RdC vi è infatti l’obbligo di risiedere in Italia da almeno dieci anni.
Molti altri obblighi riguardano l’accesso al lavoro. A secondo delle loro condizioni sociali e anagrafiche, gli interessati dovranno sottoscrivere un “Patto per il lavoro” o un “Patto per l’inclusione sociale” da sottoscrivere il primo presso un Centro per l’Impiego e il secondo presso il proprio comune.
La CISL, in collaborazione con i suoi servizi, ha preparato un dettagliato volantino che illustra tutte le procedure che i richiedenti il RdC dovranno seguire.
Da marzo, una volta chiariti gli ultimi dettagli, ci si potrà rivolgere in tutte le sedi del sindacato per avere informazioni, per la certificazione dell’ISEE e per presentare la domanda di RdC.