Fumarola e Didonè intervengono dopo la notizia dei 6,6 miliardi di oneri in stralcio per le pensioni
Sui conti Inps è necessaria chiarezza, ha detto Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl, in una nota del 16 aprile. La dichiarazione è giunta dopo il clamore suscitato dal comunicato Inps del giorno 15, nel quale l’istituto ha rilevato, tra l’altro, l’assenza di 6,6 miliardi di euro, frutto dello stralcio dei crediti contributivi rivolto alle aziende. Questi oneri, ha scritto Inps, ricadranno in futuro sulle Gestioni dei lavoratori dipendenti e dovranno essere compensati con interventi a carico della fiscalità generale. Il 15 aprile Ansa titolava “Civ Inps, stralcio crediti crea buco futuro da 6,6 miliardi”, ma già mercoledì 16 una seconda nota stampa Inps dichiarava che non c’è nessun buco in bilancio e gli “interventi effettuati non intaccano l’efficacia della riscossione ordinaria”.
La nota di Emilio Didonè nasce da questo rincorrersi di notizie. La Fnp Cisl chiede che governo e Inps facciano chiarezza sui conti Inps, per salvaguardare la dignità delle pensioni dopo una vita di lavoro e di contributi. La Fnp continuerà poi a chiedere la separazione tra previdenza e assistenza, per dimostrare che la spesa per le pensioni in Italia non è così alta come più volte denunciato ingiustamente da più parti.
Sulla vicenda anche Daniela Fumarola, leader della Cisl, ha preso posizione, in un discorso in occasione del quarto congresso territoriale Ust Cisl Firenze-Prato. La Cisl, ha detto Fumarola, è da sempre contraria ai condoni,
perché pensiamo che sia un modo per offendere chi le tasse le paga, le paga con le ritenute alla fonte, penso ai lavoratori e ai pensionati. Bisogna continuare con una lotta serrata sull’evasione e l’elusione, sono lì che ci sono le risorse, bisogna andarle a recuperarle, bisogna metterle a disposizione di percorsi o di riduzione di tasse, a partire dal ceto medio che ahimè rischia e teme di scivolare verso il basso.