Il 12 agosto scorso è entrata in vigore la legge 96/2018, cosiddetto “Decreto Dignità”. Tra i suoi punti vi è quello che riguarda il ripristino dei vouchers per lavori occasionali, a suo tempo aboliti dal Governo Gentiloni.
Potranno utilizzare questa forma di lavoro i privati per ragioni non attinenti attività professionali o d’impresa, e le aziende che un organico a tempo indeterminato non superiore a 5 dipendenti (8 nel caso di imprese del settore del turismo).
Potranno utilizzarla, ma con alcune restrizioni, anche le piccole aziende agricole, mentre rimane vietata nel settore dell’edilizia e per l’esercizio di prestazioni in appalto.
La legge stabilisce anche dei limiti per l’utilizzo di queste prestazioni che ricalcano sostanzialmente quelli previsti dalla legislazione abrogata.
Ogni prestatore non potrà, nell’arco dell’anno, svolgere lavori saltuari pagati con vouchers per un importo complessivo superiore a 5000 €.
A loro volta gli utilizzatori, sempre in un anno, non potranno superare complessivamente i 5000 € di compensi per lavoro occasionale e i 2500 € nei confronti di un singolo lavoratore.