All’anniversario del 19 gennaio era ospite Pierluigi Bersani
Legnano ha ricordato, venerdì 19 gennaio, gli operai della fabbrica Franco Tosi deportati dai nazisti 80 anni fa. La manifestazione cittadina ha visto gli interventi delle istituzioni, tra cui il sindaco Lorenzo Radice, degli studenti, delle rappresentanze sindacali unitarie Cgil Cisl e Uil. Quest’anno è stato chiamato a partecipare Pier Luigi Bersani, nel ruolo di presidente dell’istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Piacenza.
Il primo appuntamento era nella sede storica della fabbrica a piazza Monumento: in quella che era la sala montaggio è stato allestito un palco e da lì sono cominciate le celebrazioni degli operati deportati a Mauthausen: Pericle Cima, Alberto Giuliani, Carlo Grassi, Francesco Orsini, Angelo Sant’Ambrogio, Ernesto Venegoni e Antonio Vitali e Paolo Cattaneo. Sette di loro morirono nel lager, un ultimo, Paolo Cattaneo, sopravvisse, si tolse la vita due anni dopo la fine della guerra.
L’evento ha visto poi la posa delle corone ai monumenti dei deportati e dei partigiani e un corteo, guidato da Primo Minelli, presidente dell’Anpi Legnano.
Quella della Franco Tosi è una vicenda importante per la comunità del legnanese. Era il 5 gennaio 1944 quando le Ss naziste entrarono nella fabbrica in sciopero e arrestarono diverse decine di operai. Vennero poi rilasciati tranne otto di loro, che furono portati a Mauthausen.
L’anniversario della deportazione nella Franco Tosi è, oggi, per i legnanesi, un’occasione per commemorare, ma anche per riflettere. Vi partecipano le scuole cittadine Tosi, Bernocchi, Dell’Acqua, Galilei e al corteo di quest’anno erano presenti circa trecento persone.