Nel rapporto Caritas che monitora le richieste di aiuto, emerge un Paese dove crescono le diseguaglianze
Aumentano i poveri, aumentano i poveri anziani. Lo conferma il Report statistico nazionale 2024 della Caritas, annunciato il 19 giugno. La ricerca, che incrocia i dati Istat con quelli delle richieste di aiuto giunte alla rete Caritas, fotografa un Paese dove il 9,8% della popolazione, un residente su dieci, vive in uno stato di povertà assoluta.
Dalla visuale dei 3.124 Centri di ascolto e servizi delle Caritas diocesane, in 206 diocesi in tutta Italia, emergono tendenze note, come l’assenza di ascensore sociale, le condizioni di svantaggio delle famiglie con bambini e di chi ha una bassa scolarità, il problema dei working poor, spesso stranieri. Tra le novità c’è un più alto numero di persone anziane in difficoltà economica.
L’incidenza della povertà assoluta, si legge nel rapporto, si attesta al 6,2% tra gli over 65. È una percentuale più bassa di quella nazionale, che comprende tutte le fasce di età e che sta al 9,8%, ma è un valore in crescita rispetto agli anni scorsi, se si confronta, ad esempio, con il 4,1% del 2015.
Poveri, anziani, vedovi o separati
La stima attuale è di 890.891 anziani in condizione in povertà assoluta, in condizioni, cioè considerate sotto la soglia accettabile di sussistenza. All’interno della rete Caritas, gli anziani rappresentano il 13,4% delle persone che hanno chiesto aiuto nel 2023. Per la maggior parte sono cittadini italiani (71,5 %) e le donne sono poco di più degli uomini, il 54%. Una persona su quattro è vedova/o (25,1%).
Il rapporto osserva che sono molte le persone che non convivono con un partner; vedove o vedovi, separati o separati, quasi una persona su due dichiara di vivere da sola (46%).
Tra gli over 65, nel rapporto, una buona metà sono pensionati, ma ci sono anche persone che cercano un lavoro, il 26,1% e che, probabilmente, in futuro saranno in difficoltà dal punto di vista previdenziale. La gran parte vive in case in affitto da privato (40,3%) o in case popolari (26,9%); solo il 17,1% può contare su un’abitazione di proprietà, nonostante l’età avanzata.