Cisl e Fnp: un risultato atteso da anni dai nostri anziani. La votazione a larga maggioranza
La legge sulla non autosufficienza è stata approvata dal Parlamento martedì 21 marzo. Dopo la votazione in Senato, ieri la Camera ha approvato il disegno di legge con le “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”, con 150 voti a favore, nessun contrario e 72 astenuti. La richiesta di una riforma dei servizi per le persone bisognose di assistenza 24 ore su 24 era attesa, dai sindacati e da molte associazioni, almeno sin dalla fine degli anni ’70.
Queste le dichiarazioni della nota congiunta Cisl e Fnp:
“Un risultato atteso da anni dai nostri anziani, che abbiamo perseguito con caparbietà insieme alla Cisl affinché i più fragili avessero finalmente la cura e l’assistenza necessarie alla loro condizione (…)”
La legge sulla non autosufficienza: frutto di un lavoro comune
La legge sulla non autosufficienza, come si presenta oggi, è stato il risultato di un convergere di proposte a cura del Patto per un nuovo welfare per la non autosufficienza, una rete di enti e realtà del settore di cui fa parte anche la Fnp, e del dialogo con il governo.
Nel comunicato del Patto si legge, tra l’altro:
“Importanti sono stati l’attenzione ai contenuti e la disponibilità all’ascolto della società civile del viceministro Maria Teresa Bellucci, titolare della riforma e l’atteggiamento costruttivo anche delle opposizioni in Parlamento. Ora guardiamo avanti: occorre tradurre il testo della Legge Delega in opportune risposte per gli anziani e le loro famiglie”.
Come ricorda la nota Cisl e Fnp, il nodo sta ora nei finanziamenti aggiuntivi e nei Decreti attuativi:
“Ora ci aspettiamo che la stessa collaborazione che ha portato a questa nuova e straordinaria misura possa caratterizzare anche la successiva fase di elaborazione dei Decreti delegati da emanare dal Governo entro gennaio 2024, nell’intento principale di individuare ulteriori risorse necessarie per realizzare gli interventi previsti a favore di milioni di italiani tra anziani, operatori professionali, caregiver e assistenti familiari”.