La scadenza è il primo maggio per chi perfezionerà i requisiti per la pensione nel 2026
La pensione di anzianità per lavori usuranti vede, anche quest’anno, il primo maggio come deadline da segnare in agenda. Entro quella data scade il termine per presentare la richiesta di riconoscimento dello svolgimento di lavoro usurante, in vista di avere accesso alla pensione nel 2026. La domanda si manda in via telematica.
Nella lista delle professioni considerate usuranti, secondo il Dlgs n.67 del 2011, compaiono:
- lavori in gallerie, cave o miniere, in cassoni ad aria compressa, lavori svolti dai palombari, mansioni esercitate ad alte temperature, lavorazioni del vetro cavo, lavori svolti in spazi ristretti, asportazione di amianto;
- lavori svolti di notte (c’è un numero minimo per anno)
- lavori svolti alla linea di catena, con compiti caratterizzati dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale (ad esempio, per la costruzione di autoveicoli e rimorchi);
- conduzione di mezzi pubblici con capienza non inferiore a 9 posti.
La norma stabilisce anche la durata che permette di rientrare nei requisiti per la pensione: sono necessari almeno 7 anni negli ultimi 10 di attività lavorativa, oppure per almeno la metà della vita lavorativa complessiva.
L’accesso alla pensione è consentito al raggiungimento di una “quota”, che si forma sommando una determinata età e una contribuzione minima pari a 35 anni utili (esclusa quella accreditata per disoccupazione e malattia). Le quote sono, però, differenti in misura della specifica attività svolta e dalla gestione previdenziale, dipendente o autonoma, che liquida la pensione.
Sul sito di Fnp Cisl nazionale è pubblicata la tabella con i dettagli.
Per ricevere altre informazioni sulla pensione di anzianità per lavori usuranti e per presentare la domanda è possibile rivolgersi al Patronato Inas Cisl.
Per approfondire:
https://www.pensionati.cisl.it/notizie/lavori-usuranti-domanda-entro-il-1-maggio/