Alcuni emendamenti, se approvati, rimanderebbero il provvedimento a gennaio 2025
Sulla patente a crediti si rispettino gli impegni presi. Cisl e Filca Cisl hanno affidato ai social e alle dichiarazioni alla stampa la loro contrarietà all’ipotesi che la patente a crediti, per la sicurezza nei cantieri edili, entri in vigore a gennaio 2025 e non a partire dal primo ottobre. L’eventualità di un rinvio compare in tre emendamenti al decreto Omnibus, presentati alle commissioni Bilancio e Finanze del Senato da parte della maggioranza. Altre due proposte, presentate dalle Autonomie e dal Pd, chiedono un rinvio fino ad aprile. La patente a crediti introduce un sistema “a punti” pensato per penalizzare le aziende del settore edile che non rispettano criteri di sicurezza.
È di pochi giorni fa il report Cisl sulla sicurezza sul lavoro che, confrontando i dati del 2023 e del 2024, conferma una volta di più che il problema degli infortuni è drammatico nel nostro Paese e gli interventi per contrastarlo devono intendersi come urgenti.
Nelle parole di Mattia Pirulli, segretario confederale della Cisl, ed Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl nazionale, figura la richiesta alla ministra del Lavoro Marina Calderone di farsi garante dell’impegno preso con i sindacati sulla misura.
Per Luigi Sbarra, che è tornato sull’argomento il 17 settembre, a margine dell’inaugurazione della nuova sede della Cisl Marche,
“è una vergogna che in Parlamento alcune forze politiche di maggioranza e opposizione vogliano affossare sotto la spinta di lobby e corporazioni l’entrata in vigore della patente a crediti fissata da precedenti norme legislative nel primo ottobre prossimo per qualificare il settore edile e garantire salute e sicurezza nei cantieri. Un rinvio inaccettabile e irresponsabile considerato che non passa giorno dal registrare morti nei luoghi di lavoro, aumento degli infortuni e malattie professionali come ha rilevato il report Cisl nei primi sei mesi dell’anno”.
Leggi le dichiarazioni integrali: