Dal 2005 le famiglie in difficoltà grave sono più che raddoppiate
Il rapporto annuale Istat presentato lo scorso 8 luglio, con i dati del 2021, segnala, tra l’altro, che le persone in stato di povertà assoluta sono sempre più numerose in Italia. L’istituto di statistiche ne conta 1 milione 960mila nel 2021, cioè 5,6 milioni di individui. Per Istat, le persone considerate in povertà assoluta sono coloro che non hanno reddito sufficiente per
“per acquisire un paniere di beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, è considerato essenziale a uno standard di vita minimamente accettabile”.
La tipologia delle famiglie in povertà assoluta è progressivamente cambiata dal 2005. L’incidenza è diminuita tra gli anziani soli, si è stabilizzata tra le coppie di anziani, è fortemente cresciuta tra le coppie con figli, tra i monogenitori e tra le famiglie di altra tipologia (famiglie con due o più nuclei o con membri aggregati).
Rapporto annuale Istat: chi sono i poveri
Preoccupante il dato che rileva nei minori e nei giovani una crescita delle percentuali di povertà assoluta dal 2005 al 2021: per i minori dal 3,9% del 2005 al 14,2% del 2021) e per la fascia 18-34 anni (dal 3,1% all’11,1%). Nel 2021 sono in povertà assoluta 1 milione 382mila minori, 1 milione 86mila 18-34enni e 734mila anziani (tra i quali l’incidenza nel tempo rimane sostanzialmente stabile e nel 2021 si attesta al 5,3%).
Nel 2021 è in condizione di povertà assoluta un italiano su venti nel Centro-nord, più di un italiano su dieci nel Mezzogiorno e uno straniero su tre nel Centro-nord (il 40% nel Mezzogiorno); tra le famiglie con minori, si trova in povertà assoluta l’8,3% delle famiglie di soli italiani e ben il 36,2% di quelle di soli stranieri.
Istat ricorda anche che le misure di sostegno economico erogate nel 2020, in particolare reddito di cittadinanza e di emergenza, hanno evitato a 1 milione di individui (circa 500mila famiglie) di trovarsi in condizione di povertà assoluta.
Consulta il rapporto Istat in pillole:
https://www.istat.it/it/archivio/272772