Sul salario minimo il M5S insulta su Facebook la Cisl ed i suoi 4 milioni e duecento mila iscritti.
La Cisl replica: ”In democrazia bisognerebbe essere più rispettosi delle proposte e delle opinioni delle associazioni sindacali e dei grandi soggetti collettivi, come noi lo siamo sempre stati con tutti i partiti e con chi rappresenta le istituzioni.
La verità è questa: con la contrattazione collettiva noi tuteliamo oggi la gran parte dei lavoratori dipendenti, garantendo loro un salario ben superiore a quello minimo.
Il nostro scopo è estendere questa copertura a tutti gli altri lavoratori oggi privi di tutele e diritti.
Il salario minimo per legge mette in pericolo tutti gli altri elementi retributivi della contrattazione nazionale: Tredicesima, Quattordicesima, TFR, maggiorazioni, fondo pensioni ecc.
Inoltre, il salario minimo per legge rischia di non coprire tutte le categorie ma di escluderne alcune particolarmente deboli, tra quali apprendisti e disoccupati di lunga durata.
Il vero problema è combattere i contratti pirata che producono dumping salariale e contrattuale.
Questo è il punto. Ed occorrono anche maggiori verifiche e controlli per contrastare la mancata applicazione dei contratti e l’evasione fiscale e contributiva.
Ai lavoratori italiani insomma serve un avanzamento nei contratti nazionali non un passo indietro”.
Articolo tratto da Conquiste del lavoro